Laura Marzadori

Laura Marzadori

Laura Marzadori - Autunno musicale 2017

Bolognese, classe 1989, a venticinque ani vince, con giudizio unanime della commissione presieduta da Daniel Barenboim, il concorso internazionale per ricoprire il ruolo di primo violino di spalla dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, con la quale ha collaborato con i più grandi direttori, tra cui Daniel Barenboim, Riccardo Chailly, Daniele Gatti, Daniel Harding, Antonio Pappano, Zubin Mehta e Myung-Whun Chung. Oltre all’impegno alla Scala prosegue nell’attività solistica con concerti in tutto il mondo - Stati Uniti, Spagna, Austria, Repubblica Ceca, Ucraina, Germania, Svizzera, Uruguay – suonando nelle più prestigiose sale - Teatro Coliseum di Buenos Aires, Konser Salonu di Instanbul, India e Auditorium Parco della Musica a Roma -. Ha suonato in formazioni da camera con Salvatore Accardo, Pavel Berman, Rocco Filippini, Mario Brunello, Bruno Canino, Antonio Meneses, Antony Pay, Myung Whun Chung, Andrea Lucchesini e Bruno Giuranna e con diversi colleghi della Scala. Insieme alle sorelle Sara e Irene ha costituito il Trio Marzadori con cui propone anche brani meno eseguiti come la Serenata per archi di Leone Sinigaglia. Ha eseguito e registrato in prima mondiale concerti per violino e orchestra di autori italiani: nel 2010, a New York il concerto di Respighi - inciso per NAXOS -, nel 2012, con l’Orchestra di Ferrara diretta da Marco Zuccarini, il concerto di Ermanno Wolf Ferrari e nel 2013 il concerto di Leone Sinigaglia – editi da TACTUS -, nonché due concerti inediti di Tartini con l’Orchestra da Camera Ferruccio Busoni diretta da Massimo Belli. Si è imposta giovanissima all’attenzione del pubblico e della critica vincendo a soli sedici anni il Premio Città di Vittorio Veneto, il più importante concorso violinistico nazionale, e aggiudicandosi riconoscimenti in concorsi internazionali; inoltre, nel 2013, col Trio AMAR, assieme a Leonora e Ludovico Armellini, ha ricevuto il Premio Farulli nell’ambito della trentaduesima edizione del Premio Abbiati della critica musicale italiana. Suona un violino Giorgio Serafino del 1748 di proprietà della Fondazione Pro Canale.